Vivere da impostori

Vivere da impostori

Ho scritto undici libri, eppure ogni singola volta ho pensato ‘Stavolta mi scopriranno. Ho ingannato tutti e verrò smascherata.’

Maya Angelou

Ogni volta che nella vita ci confrontiamo con qualche nuova esperienza, non possiamo fare a meno di metterci in dubbio e di chiederci se abbiamo davvero quelle capacità che gli altri ci attribuiscono.

Ragionare su questo, mettersi in discussione, è senza dubbio benzina utile al nostro motore, che ci può mettere in condizione di migliorarci costantemente.

Molto più spesso di quel che si pensa, però, alcune persone si mettono così tanto in dubbio da vivere davvero male nei loro ruoli, pur non dandone segno alcuno dall’esterno, e continuando a procedere nella vita temendo che prima o poi verranno scoperte per quello che sono realmente:

Una frode.

Non importa quanti successi possano raggiungere, perché il loro critico interiore sarà sempre pronto a sottolineare quanto i traguardi raggiunti non siano meritati e a intensificare quella spiacevole sensazione di essere in qualche modo fuori posto.

Questo fenomeno è stato definito come “la sindrome dell’impostore” e a soffrirne sono proprio quelle persone che lavorano duramente, arricchendo il mondo attraverso quello che fanno, ma che si dimostrano incapaci di riconoscerselo.

“Ogni volta che mi accingevo a pubblicare un libro, a tenere una lezione o un discorso, fingevo una sicurezza che non avevo. Dentro di me, mi chiedevo chi diavolo mi credessi di essere per espormi così. Perché quello che ho da dire dovrebbe interessare a qualcuno?” Andy Molinsky (psicologo)

“Perché mai qualcuno vorrebbe rivedermi in un altro film? Io non so recitare, perché continuo a fare questa cosa?” Meryl Streep

“Pensavo fosse uno scherzo e che tutti lo sapessero, tranne me. Ero convinta che sarebbero venuti a casa mia, avrebbero bussato e mi avrebbero detto ‘Ci scusi, abbiamo scherzato, l’Oscar che le abbiamo dato in realtà è per Meryl Streep’.” Jodie Foster

“Molte poche persone, sia che abbiano già svolto il lavoro oppure no, credono davvero di essere qualificate per ricoprire la posizione di CEO. Non te lo diranno mai, ma è così.” Howard Schultz (presidente e CEO di Starbucks)

Allora, come è possibile smontare questo sentimento di inadeguatezza che così tanti di noi sperimentano?

Riconoscere i benefici dell’essere dei novizi.

Potreste non rendervene subito conto, ma ci sono grandi vantaggi nell’essere gli ultimi arrivati in un ambito. Quando non si è preceduti dalla convenzionale saggezza che deriva dall’esperienza, è possibile porsi e porre domande che non sono mai state formulate prima e approcciare i problemi in modi che altri non hanno pensato. Non è una sorpresa, infatti, che alcune delle migliori idee arrivino dalla freschezza del nuovo, dal pensiero di chi è esterno e porta con sé una diversa prospettiva. Quindi, la prossima volta che vi sentirete inadeguati in uno specifico dominio, ricordate che come esterni dal ruolo in questione, avete la possibilità di portare nuove ricchezze.

Spostare la propria attenzione dalla qualità delle vostre performance a ciò che state imparando.

Secondo la psicologa Carol Dweck, i sentimenti che la sindrome dell’impostore scatenano, potremmo imparare a gestirli. Guardare solo agli esiti del proprio operato (come spesso chi si sente come una frode tende a fare), non fa altro che porre l’accento sui propri sentimenti di inadeguatezza e sugli errori commessi, usandoli come prove delle proprie irreparabili limitazioni. Questo assetto mentale, non fa altro che alimentare le preoccupazioni rispetto ad una posizione che non crediamo di aver il diritto di occupare. Ma c’è qualcosa su cui, invece, è possibile lavorare: Su un’attenzione privilegiata all’apprendimento. Da questa prospettiva, le limitazioni vengono vissute in modo piuttosto diverso. Gli errori sono visti come un’inevitabile parte del processo di apprendimento, più che come evidenza di mancanze sottostanti.

Per questo diventa importante…

…Capire il potere della prospettiva.

Chi di noi ha vissuto nella convinzione di essere un impostore, si è spesso sentito come se fosse solo in ciò che provava. In accordo con una recente ricerca, dove sono stati intervistati 116 presidenti e amministratori delegati di varie aziende, la peggiore paura che è emersa è stata proprio quella di essere scoperti per quello che si sente di essere: degli incompetenti, degli impostori. Strabiliante vero? Eppure, queste persone si mostrano sicure e portano avanti intere società. Quindi, se vi sentite delle frodi, ci sono molte possibilità che non siate gli unici. Magari siamo realmente tutti una frode, ma allora non ci sarebbe comunque motivo per sentirsi male al riguardo.

Non è certamente facile, ma superare la sindrome dell’impostore è possibile. La prossima volta che sarete in una situazione che sembra del tutto al di là dei confini della vostra zona di comfort, non concentratevi su ciò che sbagliate. Considerate ogni cosa come un’opportunità per imparare e per portare avanti qualcosa che solo voi potete avere:

La vostra prospettiva.

Se sentite di non farcela, chiedete aiuto allo psicologo!

E voi? Vi sentite degli impostori?

Se volete, fatemelo sapere nei commenti e se vi è piaciuto l’articolo, condividetelo!

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