Sopravvivere ai colpi della vita
Ci sono due modi di affrontare le difficoltà. Modificare le difficoltà o modificare te stesso in modo da affrontarle.
Phyllis Bottome
La vita ci pone continuamente di fronte l’inaspettato, nel bene o nel male che sia. Alcuni eventi risultano particolarmente stressanti e non sempre siamo pronti ad affrontarli.
Quello su cui dobbiamo fare affidamento in questi momenti difficili è la nostra capacità di pensare in modo creativo e di risolvere i problemi (perlomeno quelli sui quali possiamo fare qualcosa), ricordando sempre che non è sugli eventi che possiamo esercitare controllo, ma su noi stessi, su come ci sentiamo e come agiamo in conseguenza a questo.
Com’è possibile diventare più agili nell’affrontare le situazioni inaspettate e negative? Ecco quattro spunti sui quali riflettere.
1. Sospensione dell’azione.
C’è una grande differenza tra reazione e risposta. Una reazione arriva in modo automatico, quasi come un riflesso. È molto rapida, specialmente di fronte a una minaccia. Dall’altra parte, una risposta è qualcosa che scegliamo consapevolmente, basandoci su una valutazione più pensata della situazione. Per esempio, quando qualcuno ci taglia la strada nel traffico, potremmo reagire automaticamente con rabbia, pensando che quella persona sia stata volontariamente maleducata o insensibile. Questa rabbia può causarci il desiderio di rifarci in qualche modo, ma sospendendo l’azione e pensandoci meglio, ci diamo l’opportunità di scegliere un’opzione migliore. Allora, potreste decidere che la vendetta non è nel vostro migliore interesse o magari comprendere che l’altro non stava deliberatamente mancandovi di rispetto, ma che semplicemente non ha fatto attenzione. Per molte persone, praticare profondi respiri e contare fino a 10 aiuta a trattenere la reazione abbastanza a lungo da scegliere una migliore risposta. Se siete persone “visive”, potreste provare ad immaginarvi mentre puntate un telecomando sulla scena premendo il tasto “pausa”.
2. Non date per scontato che ciò che non volete sia negativo.
Molte persone ritengono automaticamente che se accade loro qualcosa che non vogliono, allora si tratterà di una cosa negativa che li condurrà a un risultato ancora peggiore. Quando una relazione finisce, potreste pensare che sia una cosa terribile, che non troverete nessuno di meglio e finirete da soli. Se non ottenete il lavoro che volete, potreste pensare che nessuno vi assumerà mai e che sarete bloccati per sempre a casa con mamma e papà. Ragionare in questi termini non fa che portare sofferenza.
Per molte delle cose che succedono nella vostra vita, non c’è modo di sapere subito se siano buone o cattive –quale delle due siano ha molto a che fare con il modo in cui risponderete ad esse. Se alla fine di una relazione v’incolpate, diventate indisponenti e non uscite più di casa, aumenterete la possibilità di non incontrare un’altra persona con la quale costruire una relazione. Invece, se accettate che, per qualsiasi motivo fosse, quella non era la relazione giusta per voi, manterrete un atteggiamento positivo, crederete che una relazione migliore arriverà e vi coinvolgerete in attività divertenti che vi metteranno in condizione di trovare un altro partner, possibilmente più adatto a voi.
Le situazioni inaspettate spesso contengono il potenziale utile ad aprire le porte di nuove strade che invece desideriamo.
Se perdete l’aereo, potreste incontrare una persona importante su un altro volo. Se perdete il lavoro e siete costretti a trasferirvi, potreste farvi tanti nuovi amici importanti o trovare la casa dei sogni. Non potete sapere che cosa verrà da una situazione, quindi piuttosto che dar per scontato che sia qualcosa di male –il che genera solo emozioni corrosive- praticate l’arte del “Vedremo”, poi fate uno sforzo per guardare avanti con speranza.
3. Pianificate tutto perché vada per il meglio.
Molte persone sperano per il meglio, ma pianificano per il peggio. Il problema con questa strategia è che agendo dalle nostre aspettative, creiamo noi stessi le esperienze che faremo. Quindi, se desiderate un buon risultato, dovrete pianificarne uno, perché è in questo modo che guidate le vostre azioni e create la vostra esperienza positiva. Un evento inaspettato è uno che non avevate pianificato, ma ciò non significa che non possiate pianificare il miglior risultato possibile per tale situazione. Abbiamo tutti l’abilità di spostare la nostra attenzione dalla contemplazione del problema alla ricerca di soluzioni; l’attimo in cui inizierete a chiedervi che cosa potete fare per migliorare le cose, avrete fatto il primo passo per realizzare ciò. Quando vedrete il piano prendere forma di fronte a voi, la valutazione della situazione inizierà a cambiare, ritrovando il senso di controllo sulla situazione e sentendovi meglio al riguardo.
4. Fidatevi della vostra capacità di cadere e rialzarvi.
Molte persone sono passate attraverso più di una difficoltà nella vita. Se avete una certa età, avrete di certo affrontato molte sfide difficili che non vi saranno di certo piaciute, ma che avete trovato il modo di superare. Quando si è nel mezzo di una difficoltà, invece che pensare che non potrete farcela, pensate a tutto ciò che avete già passato e chiedetevi: “Come sono riuscito a farcela in passato?”. Conoscere i propri punti di forza nutre la fiducia in sé stessi. Se focalizzarvi sulle vostre buone qualità non viene naturale, allora chiedete a chi vi conosce di più. Quando spostate l’attenzione da un problema alla consapevolezza che potrete farcela, vi sentirete subito meglio.
E voi, quante prove avete superato nella vostra vita e come avete fatto a farcela? Quali sono i vostri punti di forza?
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