Manuale d’uso per la vita
Si hanno due vite. La seconda comincia il giorno in cui ci si rende conto che non se ne ha che una.
Se esistesse un manuale che ci spieghi come vivere la nostra vita, non c’è dubbio che correremmo a comprarlo, anzi, forse potrebbero fornircelo proprio alla nascita insieme alla prima poppata. Con in mano qualcosa di simile, potremmo sapere subito qual è la strada che dobbiamo prendere e come poter evitare di farci male lungo il percorso.
Magari, ci direbbe quale ragazzo o ragazza scegliere per non spezzarci il cuore, o quale carriera intraprendere per non perdere tempo con tentativi inutili.
Non sarebbe meraviglioso?
Se la risposta è “no”, allora siamo d’accordo!
Come potrebbe un libro dirci che cosa fare della nostra vita e quale sia il nostro posto nel mondo? Come può un manuale d’istruzioni evitarci l’inevitabile dolore che ci aspetta –e che ci serve-?
Se l’idea di un manuale d’uso che ci dica come vivere la vita suona ridicola, come mai permettiamo ogni giorno che gli altri prendano decisioni per noi?
Quando scegliamo di conformarci solo per paura di essere diversi, quando non ci permettiamo di dire “no” per paura di essere rifiutati, o quando prendiamo strade nella vita che non ci interessano, ma che pensiamo di dover prendere per non deludere qualcuno.
Ogni volta che facciamo un passo in una direzione diversa da quella che nel nostro profondo davvero desidereremmo, stiamo permettendo che le istruzioni degli altri vincano sulle nostre.
Sì, perché ognuno di noi è chiamato nella vita a scrivere di proprio pugno una storia; una che racconti di sé, dei propri valori, dei propri sogni e desideri e che ci guidi man mano nel compito più importante di tutti, quello di realizzare noi stessi.
Le informazioni sono sparpagliate, le note confuse, ma ogni pezzo che raccogliamo troverà il suo posto se conservato con amore e pazienza. Con la fretta, infatti, si rischia di non imparare le nostre lezioni e di trascinare rancori e sconfitte, che ci impediscono di proseguire.
Ciò che ne viene fuori è molto più di un manuale d’istruzioni perché, in fondo, quelle non ci servono; la vita è movimento, è cambiamento ed è imprevedibilità. Proprio per questo, non sapremo mai quale pagina sarà l’ultima ma qualunque essa sia, l’importante è che sia stata la nostra volontà a guidarci lungo la strada.
Questo non significa che per realizzarci sia necessario chiudere gli occhi al mondo e rivolgere lo sguardo solo a noi, ma vuol dire che se non ci imbarcheremo per il viaggio alla nostra scoperta, non potremo creare quel valore unico che appartiene solo a noi e che sarà poi dono per gli altri.
Se ci limitiamo a vivere secondo le aspettative altrui, non vivremo affatto.
Credo proprio che nessuno abbia mai suggerito che la ricerca della propria strada sia qualcosa di semplice e immediato. Eppure, quanti di noi soffrono proprio perché si sentono sbagliati nel non averla ancora trovata?
Non importa se si è giovani o vecchi, il manuale d’istruzioni confezionato -per fortuna- non esiste e non può esistere, ma si è sempre in tempo per riprendere a scrivere da dove si era rimasti.
Siamo tutti sulla stessa barca; anche chi ci appare tanto sicuro è passato per i nostri stessi dubbi e di certo ne affronterà molti ancora. Nessuno sa che cosa fare prima di farla, si fissano dei propri punti cardinali e si procede per tentativi.
La consapevolezza di non aver ancora trovato il proprio scopo è dolorosa e sarà proprio questo dolore a guidarci sulla nostra strada; una buia e spaventosa proprio perché nessuno l’ha percorsa prima di noi.
Possiamo tutti diventare chi vogliamo, ciò che ci serve è il coraggio di accettare che nessuno possa sollevarci da questo incarico, in quanto responsabilità che appartiene solo a noi.
Finché penseremo di non avere scelta, rimarremo in balia della corrente senza neanche un briciolo di terra all’orizzonte. Non importa quante cose brutte ci possano essere successe o quanti errori crediamo di aver commesso, la vita è ora.
-Se solo sapessi quale stella devo seguire, potrei ritrovare la strada.
-La stella che cerchi non la troverai mai in cielo, ma dentro di te.
Allora, quale sarà il primo punto cardinale da stabilire?
Chi vogliamo e chi non vogliamo essere?
Quali valori sono per noi tra i più importanti e come possiamo agire in accordo con questi?
Lo chiedo a voi! Se volete, fatemelo sapere nei commenti e se vi è piaciuto l’articolo, condividetelo!
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