La menzogna più grande
Invece di spendere la nostra vita a correre verso i nostri sogni, siamo spesso in fuga dalla paura di fallire o dalla paura delle critiche.
Eric Wright
Quante volte siamo scappati nei momenti più difficili? Fuggiamo dai conflitti, dai problemi, dalle novità e da quello che non comprendiamo, senza renderci conto che è solo da noi stessi che cerchiamo di scappare.
Mettersi in discussione, cambiare, ricominciare, costa fatica e impegno, tanto che, non sempre pensiamo di poter essere all’altezza. Siamo capaci di auto sabotarci pur di uscire da situazioni che non sappiamo come gestire e tentiamo di tornare dove tutto ci è familiare, indietro e mai avanti.
Ci raccontiamo bugie, mentre evitiamo di fermarci a sentire che cosa proviamo, tanto che non lo sappiamo più nemmeno noi. Tante cose non dette e non fatte, per fuggire dalle nostre paure, pensando che, se correremo più veloci, esse non potranno che sparire.
Quando le cose non vanno, troviamo le modalità più svariate di fuga.
Allora, evitiamo una promozione, non ci presentiamo il giorno di un esame, chiudiamo una storia senza un confronto, partiamo per l’estero senza addii. Anneghiamo nell’alcol, ci lasciamo annebbiare dalle droghe, viviamo le relazioni virtuali, invece che quelle reali.
Vorremo evitare di fare scelte, di dover discutere e di essere adulti, per scappare lontano dalle responsabilità. Ci ostiniamo a cercare le cause dei nostri problemi al nostro esterno, scappando letteralmente da noi stessi, piuttosto che guardare in faccia una realtà che fa male.
La fuga rende tutto più semplice?
No, perché fuggendo, non troveremo mai ciò che cerchiamo, ed esso risiede proprio dove non lo vogliamo vedere: In noi stessi.
Così, finiamo in un paradosso, fonte di una profonda infelicità.
Tutta l’infelicità degli uomini proviene da una cosa sola: dal non saper restare soli in una stanza. Blaise Pascal
La nostra incapacità di stabilire una relazione con noi, ci spinge a credere che lasciarsi andare sia come perdere il controllo, cadere nel dolore, senza più la possibilità di riemergerne.
Eppure, se scegliessimo di fare amicizia con le nostre paure, di intrattenere rapporti con i nostri demoni più segreti e di danzare con la nostra solitudine, potremmo scegliere di non fuggire mai più, perché, cercare di non soffrire è come vendere la propria anima al diavolo; si chiede una via facile oggi, che condurrà all’inferno domani.
Che cosa si può fare per smettere di fuggire da noi stessi?
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Iniziate ad ascoltare la verità. Di che cosa avete paura? La vita è la vostra e dentro di voi sapete bene quale sia il problema. Trovate il coraggio di prendere carta e penna e scrivere ciò che provate.
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Smettete di ingannarvi. Sprecate tempo ed energie a convincervi di cose inesatte e che vi danneggiano. Ad esempio, pensare di non poter fare qualcosa solo perché in passato non è riuscita, è un modo per darsi una scusa e rimanere dove si è, nel familiare dolore invece che nella spaventosa incertezza.
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Osservatevi. Quando arrivate a sentire di non sapere come affrontare una situazione, è proprio il momento di smettere di muovervi senza meta e di fermarvi a riflettere. Che cosa provate al riguardo?
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Trovate i punti in comune. Di tutte le volte che siete fuggiti, riuscite a rintracciare uno schema che si ripete?
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Prendete tempo per voi stessi. Ritagliatevi spazi dove potervi rilassare da soli, dove poter pensare e fare qualcosa che vi appassiona. Credere di non averne il tempo, è l’ennesima bugia della quale vorreste convincervi.
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Non cercate il sollievo facile e immediato. Lo so, vorremmo tutti una scorciatoia sicura quando il buio si avvicina, ma affidarsi a soluzioni comode non sarà risolutivo e non farà altro che bloccarvi al punto di partenza. Quello che vi serve è di contare subito sulla via più ardua, infatti, prima v’incamminerete e prima arriverete.
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Lasciate andare. Il vostro tentativo di controllare tutto è sfiancante perché impossibile. Iniziate allentando la presa dalle piccole cose, fino alle più importanti.
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Spezzate le abitudini. Se continuerete a desiderare la fuga e a fare sempre le stesse cose, rimarrete passivi e in balia degli eventi. Cambiate qualcosa! Iniziate dalle abitudini più piccole e vedete che cosa accade.
Ricordate che, trovare il coraggio di affrontare la sofferenza attraversando emozioni che non vorremmo, porterà sempre dall’altro lato del tunnel. Se sentite di non farcela, chiedete aiuto allo psicologo.
E voi? Dove andate per fuggire da voi stessi?
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