Fame nervosa?

Quel che devi ai tuoi genitori

Le emozioni inespresse non moriranno mai. Sono sepolte vive e usciranno più avanti in un modo peggiore.

Sigmund Freud

A chi non è mai capitato di sentirsi giù di morale e di consolarsi con il cibo? Anche solo una volta, è successo a tutti di mangiare pur non avendo fame.

Quando però, di fronte a solitudine, noia, ansia, rabbia o tristezza, si finisce spesso per mangiare più del dovuto, quando non si dovrebbe e in grandi quantità, si arrivano a causare squilibri psico-fisici, problemi di peso e proviamo un senso di colpa che ci accompagna costantemente.

È molto importante riconoscere che, in questi casi, mangiare va a compensare qualcosa che ha poco a che fare con il cibo.

Ci si sente arrabbiati e si finisce il pacco di biscotti, ci si sente angosciati e si va ad aprire il frigo. Alle nostre emozioni diamo il cibo, invece che il giusto riconoscimento e la conseguente elaborazione.

Non necessariamente si parla di un disturbo alimentare, ma è importante non sottovalutare nessuna situazione e cercare di identificare quale sia il problema.

Da dove iniziare?

 
  • Prendete consapevolezza! E’ molto difficile rendersi conto della complessità di questo problema che, come premesso, inizia con un’emozione mal gestita. Provate a tenere un diario alimentare; scrivete ogni giorno cosa mangiate, quando, perché e, soprattutto, cosa pensate in quei momenti. Fate questo esercizio almeno per una settimana e cercate di trarre le vostre conclusioni. Quando imparerete a riconoscere le emozioni che provate, potrà iniziare il cambiamento.

 
  • Agite! Continuare a fare diete, non vi servirà a nulla se si tratta di fame nervosa, soprattutto quando sottende problematiche psicologiche più serie. Accompagnate la dieta con un percorso psicologico e con l’attività fisica.

 
  • Cambiate abitudini. Invece di ripetere la vostra routine, cercate di fare cose nuove e diverse. Così potrete sia impegnarvi con altre attività, sia iniziare a pensare diversamente, con lo scopo di comprendere meglio le vostre emozioni.

 
  • Ricordate che dovete fare cinque pasti al giorno. Tre principali e due spuntini. Dovete variare, mangiare ogni cosa. Non saltate mai nessun pasto e non privatevi di nulla (problemi specifici a parte; parlo, ad esempio, dei famosi carboidrati che vengono puntualmente ed erroneamente eliminati). Infatti, così facendo, provocherete degli squilibri e rallenterete il vostro metabolismo.

 
  • Rimandate. Quando sentite la fame nervosa, concentratevi su di un compito (fare una passeggiata, ordinare la scrivania, andare a trovare un amico ecc..). Lo stimolo passerà e avrete fatto qualcosa di più funzionale.

 

Ricordate che si tratta di un lavoro faticoso, soprattutto nel farlo da soli. Perciò, se sentite di non farcela, chiedete aiuto.

E voi, quali strategie avete trovato utili per la vostra fame nervosa?

Se volete, fatemelo sapere nei commenti e se vi è piaciuto l’articolo, condividetelo!

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