Distruggere per creare

Quel che devi ai tuoi genitori

Nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si trasforma.

Antoine-Laurent de Lavoisier

È innegabile che dentro di noi vivano desideri apparentemente inconciliabili che dobbiamo imparare a riconoscere, accettare e trasformare.

Quante volte avremmo potuto mandare tutto all’aria con un solo gesto? Quanto sarebbe stato facile distruggere ciò che avevamo messo insieme fino a quel momento? Eppure, evitiamo con cura qualsiasi azione che possa mettere a repentaglio equilibri costruiti con tanta fatica e raggiunti negli anni.

Intanto, con il termine “distruggere” non dobbiamo pensare a qualcosa di fisicamente violento, ma a ciò che riguarda il cambiamento; affinché il nuovo possa nascere, dobbiamo modificare o eliminare qualcosa di vecchio.

Dobbiamo distruggere.

Infatti, cambiare fa paura proprio perché richiede un atto distruttivo prima che creativo; dobbiamo metterci in discussione e riconoscere che è solo tagliando dei rami, che altri potranno crescere ed è solo spogliandoci delle foglie ormai secche, che potrà esserci spazio per i nuovi fiori e frutti.

A causa di questa paura, restiamo comodi nelle nostre abitudini, magari sperando che saranno gli altri a cambiare al posto nostro, che saranno loro a prendersi la briga di distruggere anche per noi, credendo che, se saranno loro a fare questo, saremo poi anche noi a raccoglierne i frutti e a creare grazie alla loro distruzione.

Allora, non osiamo neanche pensare a nuove possibilità, perché così facendo ci staremmo già spaventosamente mettendo in discussione, portando caos nella nostra attuale vita, così per come la conosciamo.

 

L’apatia e l’indifferenza potrebbero rappresentare solo un subdolo travestimento, utile a sfuggire alla chiamata di creazione attraverso la distruzione. Scott Kiser

 

A volte, anche mentre iniziamo a scorgere le prime crepe in qualcosa che ci sta sempre più stretto, facciamo enormi sforzi per resistere e trattenere insieme ciò che si sta frantumando; infatti, crediamo di aver bisogno di aggrapparci disperatamente a ciò che abbiamo costruito, senza ricordarci che prima di creare, abbiamo sempre dovuto distruggere, cancellare o cambiare qualcosa al fine di rinnovarci.

Quando ti si sgretola il pavimento sotto, resistere o arrenderti sono due facce della stessa voglia di distruggerti. Pino Cacucci

Infatti, ogni atto di creazione comporta un atto di distruzione. Quando creiamo, mettiamo in moto la nostra immaginazione che ci permette di scegliere una cosa al posto di un’altra, di lasciare una strada conosciuta in favore di una diversa e cambiare situazioni che non funzionano più.

 

Da dove iniziare?

 
  • Mettetevi in discussione ogni volta che serve. Ciò che crediamo di noi e del mondo, a volte, smette di esserci utile, ma facciamo fatica ad ammetterlo. Pensiamo sempre le stesse cose su ciò che ci accade e, così facendo, ci impediamo di crescere. Imparate a darvi sempre la possibilità di distruggere vecchi pensieri e credenze. Continuare a crescere nella vita significa anche imparare che ciò che credevamo vero ieri, può non apparirci più così vero domani.

 
  • Chiedetevi: Che cosa non vi è più utile? In che modo non lo è più? Quindi, che cambiamenti vi sembrano necessari?

 
  • Tenete in mente che cosa andrete a costruire distruggendo. Distruggere sarà più semplice se saprete che cosa volete creare e perché.

 
  • Imparate a dire “No”. Non solo agli altri, ma anche alle vostre abitudini e ai vostri pensieri. Imparando a negare ciò che non volete, imparerete ad accogliere ciò che, invece, desiderate.

 
  • Sintonizzatevi su ciò che provate. Invece di mettere in moto le solite routine utili a evitare l’incertezza e la confusione che albergano dentro di voi, fermatevi e chiedetevi quali sono le emozioni che state provando. Esploratele per riconoscerle, capirle e accettarle.

 
  • Ascoltatevi. C’è una timida vocina nella vostra testa che vorrebbe suggerirvi nuove idee. Quante volte ha provato a dirvi che qualcosa non ha più senso per voi, ma avete scelto di far finta di nulla?

 

Ricordatevi che, non potremo mai essere dei creatori, se non accetteremo di dover essere, allo stesso tempo, dei distruttori. Le due cose, infatti, sono facce di una stessa medaglia.

E voi? Che cosa è ora di distruggere?

Se volete, fatemelo sapere nei commenti e se vi è piaciuto l’articolo, condividetelo!

 

Fonte.

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