10 caratteristiche di una scelta coraggiosa
Qualsiasi strada tu prenda, ci sarà sempre qualcuno pronto a dirti che stai sbagliando e le difficoltà che incontrerai ti spingeranno a credere che questi abbiano ragione. Tracciare una linea d’azione e mantenerla fino alla fine, richiede coraggio.
In tutta la storia e attraverso le culture, il coraggio è stato riconosciuto come una grande virtù che aiuta le persone ad affrontare le sfide della vita (Miller, 2000; Sherman, 2005). Il coraggio rappresenta un aspetto importante nella psicologia positiva, permettendo alle persone di oltrepassare i propri limiti e di perseguire una vita piena (Diener, 2012).
Essere coraggiosi massimizza le possibilità di crescita personale (Seligman, 2011) e non significa che non dovremmo provare paura, ma riguarda la forza con la quale riusciamo ad affrontare e superare le nostre abitudini più distruttive.
Mettendo insieme alcuni lavori accademici* possiamo definire il coraggio attraverso 10 caratteristiche:
1. Raggiungere obiettivi significativi. Il coraggio è la capacità di perseguire i nostri obiettivi nonostante la paura (Pury e Lopez, 2010). Nel definire una “vita buona”, Aristotele scrisse che il più alto di tutti i beni umani è la realizzazione del nostro vero potenziale; perseguire uno scopo significativo comporta nell’immediato stress e sofferenza, ma sul lungo termine porta il significato che ci serve a costruire il nostro benessere. Infatti, le persone che sentono di star perseguendo uno scopo sperimentano meno ansia e meno stress (Hagerty, 2016).
2. Essere autentici. L’autenticità è comunemente considerata come un segno di genuinità, originalità e spesso come indicatore di onestà, in contrasto alla falsità e all’imitazione. Compiere scelte autentiche nonostante l’angoscia esistenziale richiede coraggio. Le persone coraggiose sono disposte ad affrontare spiacevoli verità riguardo a loro stessi senza andare sulla difensiva. Rollo May considerava una vita vissuta con autenticità come priva di paura. La diminuzione di ansia e paura potrebbe essere connessa alle scelte che vengono fatte tenendo conto di ciò che è realmente importante per la persona.
3. Libera scelta. Un atto è coraggioso se l’azione è liberamente scelta (May 1981). Ciò riguarda la capacità di esercitare controllo sulla propria vita, considerando il coraggio come virtù che permette alle persone di esprimere pienamente la propria libertà.
4. Il rischio è reale e notevole. L’atto è tentato o compiuto alla presenza di un rischio per la persona. Per esempio, un individuo che prova ansia quando deve parlare in pubblico, mostra coraggio quando si espone alla condizione temuta compiendo un’azione che gli serve per cercare di superare la problematica.
5. L’azione vale il rischio. La persona deve valutare il rischio come ragionevole. Ci vuole coraggio per prendere rischi calcolati, anticipare le probabili conseguenze e selezionare l’insieme di azioni che crede potranno portare agli esiti desiderati. Per esempio, la decisione di cambiare lavoro a 50 anni necessita di basi solide rispetto alla realtà (valutando adeguatamente le proprie capacità, esperienza, passione e non su di un solo pio desiderio –Hagerty, 2016-).
6. Regolazione affettiva. Le persone coraggiose hanno l’abilità di autoregolarsi nelle sfide intense. Per esempio, l’addestramento alle emergenze o nei servizi militari sono basati sullo sviluppo di un senso di controllo psicologico che diventa come una seconda natura per il soldato o per l’operatore d’emergenza. Una delle idee centrali della regolazione affettiva è che è il modo in cui pensiamo a plasmare ciò che sentiamo.
7. Agire nonostante la paura. La persona è desiderosa e capace di approcciare una situazione spaventosa nonostante ciò che prova. Infatti, non si tratta di coraggio quando la persona non è spaventata; affrontare la paura quando le probabilità sono in nostro favore, è diverso dal farlo quando le probabilità sono invece contro di noi. Per esempio, una persona timida e con poche abilità sociali dovrà compiere una scelta coraggiosa per superare il rischio di venire rifiutata chiedendo a qualcuno di uscire.
8. Supporto sociale. Gli individui coraggiosi traggono la forza dalla loro rete sociale, provvedendo a sostenere gli altri a loro volta. La disponibilità di sostegno sociale riduce ansia e stress; dopotutto, sembra più facile affrontare le avversità quando si ha una persona vicina sulla quale fare affidamento.
9. Fiducia in sé stessi. La fiducia in sé (l’atteggiamento propositivo del “posso farlo”) è un fattore importante. Significa credere in sé stessi e nel potercela fare nonostante gli ostacoli. C’è una connessione positiva tra fiducia e coraggio (Seligman, 2011), infatti, le credenze positive su di noi costituiscono una forza primaria utile nel fronteggiare ciò che temiamo e nel mantenere un comportamento teso a raggiungere i nostri obiettivi.
10. Cavalcare l’onda. Come dice il detto “quando il gioco si fa duro, i duri cominciano a giocare”. Molte persone sono capaci di azioni più coraggiose di quello che credono; quando la situazione si fa difficile, è il nostro istinto di sopravvivenza a spingerci nel fare di più per superare la sfida. Per esempio, una donna di mezza età, dopo aver perso il marito, decide di viaggiare attraverso il paese in bicicletta, scoprendo così la propria forza e la sua capacità di prosperare. Un tossicodipendente, dopo aver toccato il fondo, si rimette in sesto e ottiene una certificazione per il trattamento delle dipendenze, utile per aiutare altri con problemi di droga (Hagerty, 2016).
Dunque, il coraggio si può imparare?
Alcuni lo considerano come un tratto presente dalla nascita (Peterson e Seligman, 2004). Tuttavia, la messa in pratica di comportamenti coraggiosi porta allo sviluppo di risorse personali come la fiducia in sé stessi, utile per superare gli ostacoli. È necessario praticare comportamenti coraggiosi finché essi non diventano una nostra naturale tendenza, nella quale ogni paura può trovarsi accompagnata dalla spinta del coraggio.
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